Maddalena ed il figlio Aldo
Mondovì
La piazza di Robilante
Sosta al campeggio, lavaggio biancheria e riposo, durante la notte un temporale fortissimo mi ha costretto a portare tutto il contenuto della tenda sotto una tettoia, ho potuto rimettermi a dormire su un tavolone per niente comodo.
Al mattino del 23 una pioggia leggera ma continua mi ha fatto decidere di scendere a valle, Vernante, Robilante, Boves, Peveragno ed infine Chiusa di Pesio: Campeggio Pian Bosco.
10 ore di cammino fra asfalto e sterrati, attraversando paesini deserti, mi è stata di grandissimo aiuto una fotocopia della cartina della zona che il vigile urbano di Robilante: Eliano Macario mi ha gentilmente donato, è un ex camminatore ed ha anche lui in progetto di tornare a camminare, io personalmente glielo auguro di cuore.
Tornerò sui monti appena il mio cammino mi porterà verso Garessio, ma sono monti che già ho fatto nel 2005, l’Alta Via dei Monti Liguri, un itinerario molto bello ma privo di ricoveri, posti tappa, alberghi, acqua….
Sono le 5 e piove non ho dormito bene aspetto che smetta per rimettermi in cammino, ancora pochi giorni ma la voglia è passata, lontano dalle montagne è difficile avere entusiasmo, verrebbe voglia di prendere un autobus ma non lo farò, aspetto, aspetto, aspetto.
24 agosto
Sotto una pioggia fastidiosa ho smontato la tenda ed ho ripreso il cammino su asfalto e stradine di campagna, niente di bello, macchine, camion, paesi deserti ed alla fine mi sono fermato all’Albergo Del Peso a S. Michele Mondovì, domattina vado verso Garessio, entrerò nella valle che mi riporterà in quota verso i colli S. Bernardo e Scravaion, i gioghi di Toirano e Giustenice, il colle di Melogno ed infine il colle di Cadibona da cui scenderò verso Ferrania.
25 agosto
Dopo i saluti alla signora Maddalena ed al figlio Aldo, titolari del Hotel Ristorante Del Peso, che con affetto e generosità mi hanno ospitato, ho preso la direzione per Garessio, durante il cammino mi sono fermato a ValCasotto dove ho incontrato un bel gruppetto di amici con cui ho passato un’ora deliziosa.
L’arrivo al passo è stato facile anche grazie al pranzo e naturalmente la discesa a Garessio, anche se lunghissima è stata allietata da lamponi, fichi e more, insomma direte voi ma questo non fa che mangiare? Gente sono magrissimo e le forze sono ormai al lumicino, tanto per rincarare la dose avevo le scarpe slacciate e sono inciampato e caduto la prima volta sbattendo la faccia, ho il mento scorticato e la seconda volta sbattendo la spalla che ora mi fa un male cane, la seconda volta è successo mentre cercavo un appoggio per lo zaino, insomma sono veramente a pezzetti, venite dietro a raccogliere le parti che lascio in giro!
Domani entro nell’Alta Via dei Monti Liguri che ho fatto nel 2005, spero che ci siano più strutture di accoglienza, non tanto per me ma per chi vuole affrontare questo meraviglioso percorso fra cielo e mare.
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