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LA VIA ALPINA


ATTRAVERSO 8 PAESI ALL'INSEGNA DELLO SLOW-TREKKING


AD OGNI ETA', ANCHE CON POCA ESPERIENZA
PER IMMERGERSI NELLA NATURA


DA TRIESTE A MONTECARLO
L'ALTA VIA PIU' LUNGA DEL MONDO



A 15 anni, o in 11 ore, in vetta all'Everest? Mostruoso, ma è come giocare alla playstation: non va confusa con la realtà. Noi siamo l'opposto: offriamo di camminare da un'ora a sei mesi, di vagabondare a ogni età: per tornare a gustare il ritmo naturale della vita". Dice così Fritz Kaefer, guida dell'Alpenverein austriaco, Lui sta ai manager giapponesi, che con 100 mila dollari si fanno portare sul tetto del mondo, come lo stracotto d'asino sta all'hamburger. E visto che in alta quota lo scontro tra culture è scoppiato, slow-walking contro swift-climbing, che guerra sia. Detto e fatto. Mentre ieri in Himalaya elicotteri, telecamere e agenzie di viaggio celebravano i 50 anni dalla prima ascesa di Hillary e Tenzing sull'Ottomila più alto della terra, sui 746 metri del Bergisel tirolese un'allegra compagnia incline alla birra e al salamino affumicato piantava il cartello della sua contro-rivoluzione delle terre alte.
Dopo tre anni di lavoro la Via Alpina è stata così ufficialmente inaugurata. Piccone, badile e primo maxi-segnale plurilingue con piantina a colori: come logo, un paio di baffi stilizzati alla Francesco Giuseppe.
Lì si spiega come puoi camminare dal castello di Miramare a Trieste fino a Palazzo Reale dei Ranieri a Monaco, valicando le Alpi, macinando 5 mila chilometri, sconfinando per 44 volte in 8 paesi, 30 regioni e 300 comuni, passando dal mare ai ghiaccisopra i 3 mila metri in 341 tappe, potendo scegliere tra 5 itinerari internazionali, visitando 40 parchi, maghe, santuari, castelli e musei. Il turismo di scoperta della vecchia Europa contro la febbre da conquista dell'Asia made in Usa.
Il percorso da trekking più lungo del mondo, realizzato dai Club Alpini di Italia, Francia, Principato di Monaco,Svizzera, Lichtenstein, Germania, Austria e Slovenia, sarà attrezzato entro l'estate.
E' la prima volta che 8 nazioni e altrettante regioni e province italiane collaborano ad un grande progetto culturale, ambientale e turistico, ideata dall'Association Grandee Traversée des Alpes di Grenoble con una filosofia semplice: trasformare le frontiere di ieri nelle cerniere di oggi, collegare in un tracciato escursionistico migliaia di sentieri che percorrevano il più vasto massiccio montuoso europeo. Essenziali le regole del gioco: la Via Alpina si può percorrere in tappe di un giorno, ogni punto è raggiungibile con i mezzi pubblici, ogni tratto ha punti di ristoro per ogni tasca. Anche il tracciato, finanziato con 4 milioni di euro da Unione europea e amministrazioni locali, è per tutti: dall'Adriatico al Mar Ligure senza superare i 1000 metri di quota, o verso vette e ghiacciai eterni.
La Via Alpina, governata da un comitato internazionale, ora strizza l'occhio all'economia eco-compatibile: artigianato artistico, prodotti in via d'estinzione ed enogastronomia locale.
Un mondo da mettere nello zaino, tra le Dolomiti e il Bernese, dalle Caravanches al Vallese. A passo d'uomo, ci mancherebbe.

Giampaolo Visetti
Franco Alloro (photo)- Salvatore Maurici(P.R.) - Manfredi Salemme (Trekker)



ITINERARIO ROSSO



Un percorso di 2400 chilometri che, in 161 tappe, si snoda fra il Principato di Monaco e Trieste, passando per la Francia, l’Italia, la Svizzera, il Liechtenstein, l’Austria, la Germania e la Slovenia.

Una tappa al giorno per un totale massimo di quattro mesi, da iniziare nel mese di Giugno 2009, in solitaria.


161 tappe, ossia più di una stagione escursionistica lungo gli otto Paesi

L’itinerario rosso è un itinerario di collegamento tra l’insieme degli otto Paesi alpini. Attraversa più volte la catena principale delle Alpi per collegare Trieste al Principato di Monaco, passando per la Baviera e il Liechtenstein.

Lungo il cammino, e in particolare nei numerosi parchi naturali e nazionali, l’escursionista ha la misura della dimensione europea delle Alpi, la maggiore area naturale del continente, e scopre la diversità della fauna, della flora e dei paesaggi naturalistici e culturali. 

Il sentiero costeggia alcune delle vette più alte: il Monte Tricorno, le Tre Cime di Lavaredo, il Hochfeiler, la Zugspitze, la Silvretta, la Bernina, il Monte Bianco, i ghiacciai della Vanoise, la Barre des Ecrins... Ma attraversa anche, lontano dalle folle, i villaggi delle Alpi Giulie e Carniche, del Ticino e delle Alpi occidentali. 

La Via Alpina si percorre da Trieste, dove si intrecciano le influenze culturali più varie: illiriche, romane, slave, veneziane, asburgiche,... al Principato di Monaco, che si stende tra il mare e la montagna e che offre sul suo territorio un prodigioso compendio di elementi storici, culturali e turistici. 

Un alternarsi di baite, alpeggi in legno e in pietra, di rifugi montani, borgate e città animate.




L’itinerario rosso è anche un percorso linguistico, testimonianza del ruolo storico dei passi alpini come luoghi di transito essenziali per gli scambi. I dialetti sfuggono ai confini amministrativi, e si parla tedesco, italiano, francese, sloveno ma anche romancio e ladino, walser, franco provenzale e occitano. 

L’itinerario attraversa 44 volte le frontiere nazionali, così come frontiere del passato dove le opere militari ci ricordano che le nostre montagne, così tranquille, sono state troppo spesso teatro di lunghi scontri.
Massicci attraversati: Alpi Giulie - Caravanche - Alpi Carniche - Dolomiti - Zillertal - Alpi del Tuxer - Karwendel - Wetterstein - Alpi del Lechtal - Allgäu - Rätikon - Silvretta - Alpi Retiche (Grisoni/ Ortles) - Alpi Lepontine (Lombardia/ Ticino) - Alpi Vallesi - Alpi Bernesi - Chablais - Monte Bianco - Alpi Graie (Valle d'Aosta/ Vanoise) - Delfinato -- Alpi Cozie (Queyras/ Viso) - Alpi Marittime - Basso Piemonte - Alpi Liguri.