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SCHWAZ

Il bene arrivato al Garnì
SCHWAZ
FINKENBERG
DISCESA A VALLE
IL SENTIERO E' VISIBILE?
PFITSCHER JOCH . PASSO VIZZE
ALEXANDER - ULRICH E MATTIAS


Arrivare al rifugio Vedrette di Ries non è stato facile, tanta neve e nevai ripidi mi hanno costretto ad andare molto piano alla fine una ferrata lunghissima e quando sono arrivato in cima ho dovuto attraversare il ghiacciaio… pensavo ogni istante ad un possibile serracco, ho fatto una breve sosta e poi sono sceso fra pietraie, torrenti, dirupi che mi facevano tornare indietro… per finire una discesa su pietre scivolose fino a Campo Tures dove sono arrivato dopo le 22,
Il giorno dopo è stata la volta del rifugio Porro, ho preso la funivia fino a quota 2100, poi mi sono trovato un bellissimo crinale, un infinito crinale che a detta delle indicazioni mi avrebbe portato al Rifugio in poco più di 4 ore, dopo circa due ore ho trovato un cartello che diceva: Rifugio Porro h. 4,30... Un continuo attraversamento di nevai molto ripidi, pietraie composte da blocchi enormi, e di nuovo perdita di quota e salite improvvise, ad un lago ho trovato un cartello che diceva Rifugio Porro 30 minuti!!! Dopo due ore, in mezzo ad una bufera di neve ghiacciata sono arrivato, accolto calorosamente da Roland, Anna ed i loro figlioli Jhonas, Isabella ed Arnold.
Il mattino successivo dietro consiglio di Roland ho abbandonato il sentiero perché troppo rischioso e sono sceso a valle, prima un autobus e poi un treno mi hanno portato a Vipiteno da dove ho preso il sentiero per Passo Vizze, prima la pioggia ed infine la neve mi hanno accompagnato fino a quota 2400 metri dove sono arrivato stremato, qui ho trovato tre ragazzi tedeschi: Matthias Keppeler, Ulrich Fleischmann e Alexander Schuster che erano arrivati fin li in mountain bike!!! Abbiamo bevuto e siamo stati insieme fin quando il gestore non ci ha costretti ad andare a dormire.
All’indomani 23 giugno, dopo una notte quasi insonne per il vento sono sceso a Ginzling, fra dune di neve fresca fino a quando la neve ha ceduto il passo all’acqua che mi ha fatto compagnia fino a Innich, dove ora mi trovo e domani salirò fino al Rastkogelhutte, 22 km da fare in circa 7 ore, ma la neve è abbondante e credo che ci metterò più tempo, ma io ho tempo da vendere!!!
Questo l’ho scritto ieri sera….. Oggi invece ho preso una saggia decisione, treno fino a Schwaz, ho praticamente aggirato l’ostacolo, non per paura ma avevo quasi tutto bagnato, ha piovuto tutto il giorno ed ancora piove, aspetto che il tempo si rimetta, qui è inverno, fa freddo, ho fatto bucato, sono uscito per una pizza in pantaloni corti e ciabatte…. ma perché la gente mi guarda?
Alloggio in un garnì a pochissimi euro e mi vergogno di mangiare come un lupo la mattina a colazione.
Era tanto bello stare su, fra le nuvole, anche con la neve, anche con il freddo, ma l’acqua battente credetemi si infila ovunque, non c’è Goretex che tenga, aspetto, l’estate è arrivata e credo che sia lo stesso anche qui in Austria.

4 commenti:

cinzia ha detto...

sei fantastico.....praticamente un mito!!!!

tam ha detto...

i tuoi racconti sono affascinanti e coinvolgenti come sempre, e immaginiamo facilmente le grandi difficoltà che hai superato, ma l'entusiasmo, la volontà, la saggezza ed anche un pizzico di follia non ti mancano di certo, per cui visto che domani è un altro giorno, ci sarà il sole...(bhe abbiamo guardato la meteo austriaca) un caldo abbraccio ciao tamara e guglielmo

Unknown ha detto...

non posso andare a dormire o svegliarmi senza passare del pc a vedere o leggere le tue cronache...
Sei coivolgente....
Ciao e buona continuazione...noi continuiamo a seguirti..
Alessandro

Marco Parlanti "Penna Gialla" ha detto...

Certo il tempo (atmosferico) non è dalla tua.
Dalla tua hai la costanza e la forza.
Dai Manfred! Per quello che vale siamo tutti con te.
Marco