Uno degli aspetti determinanti per essere in grado di effettuare “performance” di alto livello nell’ attività alpinistica, in particolare se ci riferiamo ad ascensioni che durano più giorni o alle Spedizioni alpinistiche extraeuropee, è sicuramente quello connesso all’ apporto energetico che gli alpinisti sono in grado di ripristinare con un’ alimentazione adeguata durante la prestazione. A tale proposito l’ esperienza fatta dal Gruppo Militare di Alta Montagna durante la Spedizione Militare “Monte Vinson – Antartide 2007” ha fornito indicazioni di notevole importanza.
Gli alpinisti, oltre all’ impegno psicofisico ed alle difficoltà tecniche che comporta un’ impresa di questo tipo, hanno anche dovuto affrontare tutte le problematiche inerenti l’ alimentazione. Tali problematiche, in sintesi, possono essere riassunte nei seguenti aspetti:
Assicurare un apporto energetico pro – capite di almeno 6000 kCal al giorno utilizzando alimenti non deperibili, di peso e volume il più possibile contenuti.
Garantire un apporto idrico elevato, integrando l’ acqua di fusione, priva di sali minerali, con appositi integratori salini – multivitaminici.
Disporre di integratori energetici digeribili, bilanciati dal punto di vista nutritivo, in grado di fornire un apporto energetico elevato e costante durante lo sforzo.
Utilizzare un regime idrico – alimentare che anche dopo molti giorni di sforzi intensi e prolungati, garantisse il corretto apporto energetico, fosse di sapore gradevole, facilmente digeribile ed assimilabile, assicurando un rendimento psicofisico costante, senza significative perdite di peso corporeo.
Dover soddisfare tutte queste esigenze limitando il più possibile il peso e l’ingombro dei viveri e del carburante necessario per sciogliere la neve, costituisce sicuramente uno dei fattori fondamentali che può decidere il successo o il fallimento della Spedizione.
Le suddette problematiche sono state risolte utilizzando, per i due pasti caldi (Colazione – Cena) che gli alpinisti potevano consumare ogni giorno, delle razioni deidratate (www.expeditionfood.com) che, con un peso complessivo di circa un chilogrammo,assicuravano la copertura dei ¾ del fabbisogno energetico giornaliero.
La possibilità di scegliere tra sette diversi menù ha permesso agli alpinisti di variare la loro alimentazione con prodotti che si sono dimostrati sempre facilmente assimilabili e digeribili.Per mantenere costante ed elevato il livello di prestazione fisica durante lo sforzo prolungato (8 – 9 h al giorno di movimento trainando una slitta di circa 70 Kg.) in condizioni ambientali estremamente severe (temperature tra – 10 C° e – 30 C° con vento fino a 60 Km/h), sono state determinanti le barrette energetiche della ditta Loacker, confezionate “su misura” tenendo conto delle caratteristiche fisiche e del tipo di impegno che gli alpinisti avrebbero dovuto affrontare in Antartide.
Le barrette “Sport – Fit” sono un prodotto completo, dall’ elevato valore energetico e nutrizionale; rappresentano una vera rivoluzione nel campo delle barrette energetiche in quanto sono composte solo con ingredienti naturali di altissima qualità, di gusto gradevole e vengono confezionate senza nessuna trasformazione industriale. Il loro apporto energetico ha fornito agli alpinisti un supporto fondamentale per il tipo di impegno psicofisico che hanno dovuto affrontare.Per quanto riguarda l’ apporto idrico – salino, l’ acqua di fusione è stata arricchita da un composto salino – multivitaminici prodotto dall’ Istituto Farmaceutico Militare, che utilizzato nelle giuste dosi ha permesso di mantenere un buon equilibrio idrico – salino durante tutta la Spedizione.
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