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Diego Ruiz Zubizarreta




Weissenbach am Lech - 1 luglio

Ho provato di tutto ma Diego deve abbandonare la sua impresa, si ritira.
Le ferite ai piedi non si rimarginano, inoltre questo può rallentarmi.
Siamo scesi a Ehrwald, domani mattina il mio cammino tornerà solitario, ma sicuramente è meglio così, questo tipo di sport prevede tappe a volte lunghissime che vanno gestite nella maniera più consona alla persona che le interpreta. Io al più piccolo avvertimento devo fermarmi, controllare e cercare di porre rimedio, basta una piega inconsueta nel calzino per provocare dopo 10 ore danni spesso lunghi da curare.
La concentrazione deve essere massima e particolarmente rivolta ad ascoltare il proprio corpo, per questo, Diego, “buena suerte en tu vida, que puedes siempre hacer lo que quieres y requerdas siempre que la montana es mas grande y que nos otros tenemoss que subirla siempre con humildad “

Sveglia alle 06,00 al Reintalangerhutte

MAILERHUTTE - REINTELANGERHUTTE






28 giugno Mailerhutte

Sono partito da Sharnitz convinto di prendere la direzione giusta….. invece dopo circa un’ora sono tornato al punto di partenza, è sempre molto difficile partire dalle città,
Comunque tutto è permesso in questo mio cammino, sono salito da 800 a 1400 metri per poi ridiscendere a 1000 metri ed iniziare la…. scalata al rifugio Mailerhutte, si, si è trattato di una vera scalata, ad un certo punto avevo paura ad andare avanti ed ancora più paura a tornare indietro, una pendenza da alpinisti, con il mio zaino enorme, la nebbia inoltre aveva bagnato la poca terra che oltretutto era scivolosa, un poco di meno la roccia… insomma piano piano, ma veramente con tantissima attenzione sono arrivato nella parte più alta, già pensavo di dire appena arrivato al rifugio che volevo la medaglia d’oro, invece, appena superata la cima, si è presentato ai miei occhi uno spettacolo incredibile, io in tutta la mia vita non ho mai visto una grandiosità simile, peccato che la macchina fotografica aveva le batterie scariche, ma se domani il tempo è bello mi fermo qui per riposare e fare foto.
Al rifugio mi ha accolto il proprietario con una grande birra per me, dopo una buonissima zuppa ho fatto il bis ed ora scrivo. Penso che stanotte i miei sogni saranno costellati da precipizi, burroni e tantissime rocce.
Dimenticavo di dirvi che ho visto gli stambecchi!!!
Qui a Mailerhutte ho incontrato Diego, più precisamente Diego Ruiz Zubizarreta, 29 anni dal Paraguay!!! Ahora yo puedes hablar espanol.

29 giugno

Dopo una frettolosa colazione io e Dieghito abbiamo cominciato a scendere verso valle…. È stato a dir poco molto peggio di una salita, da 2375 arrivare a 1000 metri è stato faticosissimo, ho i piedi un disastro, vesciche ed arrossamenti che spero passino in una notte perché domani sarà la volta di Coburger Hutte, 17 km sempre oltre i 2000 metri con oltre 1000 metri di dislivello in salita.
Con Diego mi trovo benissimo, è un ragazzo accorto e prudente e mi lascia sempre la guida del cammino, inoltre parla anche tedesco e questo mi facilita le cose, purtroppo a Oberstdorf terminerà il suo viaggio ma so sicuramente che rimarremo in contatto.

Soy Diego Ruiz Zubizarreta, de Asuncion, Paraguay. Actualmente estoy en proceso de mudarme de vuelta a Paraguay desde Hamburg, Alemania. Conoci a Manfred hace un dia, en Meilerhuette, en la frontera de Austria y Alemania. Desde el momento que él entro en el dormitorio empezamos a hablar y me parecio genial conocer una persona con quien compartir por lo menos unos momentos de mi solitario viaje (y no tan largo como el de Manfred) por los Alpes. Me parecio interesantisimo que una persona que ya no es muy joven se emprenda en semejante travesia por estas duras y maravillosas montanas. Me siento muy feliz de poder haber compartido con Manfred parte de mi viaje. Hasta ahora fue solo un dia, desde Meilerhuette hasta Reintanlanger Huette, pero me parece que nos vamos a llevar muy bien los proximos dias caminando juntos, quizas hasta Obersdorf. Le deseo a Manfred muchismo exito en este viaje y también en los proximos que emprenda. Espero por seguir en contacto por Internet, sea Face book o por email. En el futuro me encantaria poder hacer otros dias de caminata con semejante figura, como es Manfred.

LAMSENJOCH HUTTE

SCHWAZ - SCHARNITZ

Julia Ostermann
Lamsenjochhutte
Un'ora di sole!!!!
Panorami grandiosi

Venerdì 26 giugno 2009

Da Schwaz a Falkenhutte km 30, dislivello in salita 2030.
Sono partito da Stans, paesino vicino a Schwaz alle ore 08.31, ho imboccato il sentiero 227 che alle ore 14.48 mi ha portato sotto una pioggia battente al rifugio Lamsenjochhutte 1958 mt, entrato nel rifugio mi sono reso conto che era mal gestito, nessuno badava a me, c’era tanta gente che cantava, rideva ed i camerieri erano a loro disposizione, a me nessuno badava, me ne sono andato, calcolando che il rifugio successivo si trovava a soli (si fa per dire) 16 km.
In compagnia di tantissime persone sono arrivato a Engalm, dove in un bar ho divorato una mega fetta di torta con tantissima crema e panna, un cappuccino e una specie di grappa, il tragitto fino al rifugio Falkenhutte è stato molto faticoso…. probabilmente a causa dell’eccessivo apporto calorico, mi sono visto sorpassare da una non più ragazza, ma non ci ho fatto caso, io devo arrivare a Cogorno!
Ora sono al caldo, ho mangiato e bevuto e tra poco vado in branda, mi aspettano domani 30 km che la Via Alpina da in 7 ore e 30.
Non c’è connessione allora memorizzo questa pagina per scaricarla a Scharnitz.
Sono contento di aver centrato l’obiettivo, ma oggi ho fatto molta fatica, non avevo forza….. Boh!

27 giugno da Falkenhutte a Sharnitz

Sveglia prestissimo, non ho dormito bene, saranno state le birre… non so, comunque tanto per cambiare piove, dopo una bella colazione ho preso coraggio e mi sono incamminato sotto montagne bellissime, poco più avanti ho incontrato Karl, andava nella mia stessa direzione e così ci siamo fatti compagnia fino a Karwendelhaus dove lui è rimasto perché segue altro itinerario, mentre stavo per partire vedo tre tipi che gridano “Manfred” e si mettono a cantare “On the road again” un brano anni 70 che la sera prima avevamo cantato a Falkenhutte insieme ad altre canzoni….. Mi hanno chiesto il blog, vogliono seguirmi… che bello!
Comunque sotto una pioggia non forte ma continua dopo circa 10 ore sono arrivato a Sharnitz, domani entro in Germania e ci starò per almeno tre giorni, non potrò quasi sicuramente connettermi perché sarò in quote considerevoli… gente la Via Alpina è stupenda, ma che fatica!!!!
Comunque sto bene e sento che le forze aumentano.
Un fortissimo abbraccio a tutti e grazie di seguire il mio cammino

GROESTI !!! Si pronuncia così significa: “ buona giornata “, a Schwaz dicevano: “ Gristall “… come diranno in Germany?

FALKENHUTTE - 27 GIUGNO






Karl nice to meet you on my way, also the others that singing for me:
 "On the rosd again".
I wait for you and them on my blog.

Have all a good life

Manfred

Considerazioni......




Certamente sono in forma, ben allenato ed anche molto motivato sia per il messaggio di solidarietà che porto con me: ADMO, che per la fiducia che la Facoltà di Scienze Motorie di Verona ha riposto in me.
Ma devo dire che molto aiuto lo ottengo dai materiali che ho a disposizione, cito i tre più rappresentativi:
LOACKER

con le barrette "Sport Fit" un concentrato di frutta secca, semi, miele, fiocchi di avena  e di cocco, bacche, glutine....... credetemi che quando io ho fame... ho FAME!!! Ebbene le divoro e sento subito passare quel fastidioso languore e mi sento in forze, e poi sono deliziose, croccanti, insomma faccio fatica a dosarle, verrebbe voglia di mangiarle in continuazione, sono stato per due giorni a nutrirmi di sole barrette e, credetemi, non rimpiangevo che la comodità del tavolo apparecchiato, insomma della cornice al pasto, perché del resto il pasto non mi è mai mancato.
Io vi invito ad assaggiarne una, poi sicuramente diverrete dei LOACKERDIPENENTI, e non ci sono antidoti, una volta assunte..... siete schiavi per sempre!!! Come me!!!

GRONELL

GRONELL, scarpe che vanno da sole, morbide, affidabili, mi hanno portato in Sicilia e mi porteranno fino a casa, non ho dubbi, per ora uso quelle alte, interamente in pelle dentro e fuori, 
TIBET F 139/24
Modello polivalente dalle performance straordinarie per i trekking più impegnativi e su terreni impervi. Leggerezza top, tecnologia OutDry®, imbottitura anatomica plus, fascione alto di protezione, sistema Shock Absorber.

Ne ho un altro paio a Verona, me lo porteranno a Luglio:

FUJI LIGHT F144/21
Scarpone dotato di ottima calzata, aderenza sui terreni più impegnativi, perfetto ammortizzamento con sistema 3 Density Concept. Indicato per trekking difficili, ice-trek su ghiacciai, e alte vie alpine.
Infine, scenderò dal Ramaceto per gli ultimi 7/8 km con delle scarpe da Nordic Walking, leggerissime e molto eleganti... devo o non devo far bella figura?

Ultimo perchè sono andato in ordine alfabetico.....

SALEWA

Intanto dovete sapere che Via Alpina in tedesco/austriaco si dice Weg Adler... SALEmmeWegAdler (SALEWA) non potevo che essere associato a questa ditta specializzata in prodotti per alpinismo e comunque per la montagna, trekking compreso, ho abbigliamento estremamente tecnico, ramponi, ciaspole... insomma domattina piove? E chissenefrega!!!! C'è una bufera di neve? C'è un ghiacciaio? Io di paura ne ho avuta tanta ma del resto ero ben equipaggiato e protetto, ma che volete sono nato a Portovenere e di montagne comincio a capirne un poco di più ora...

Allora i miei consigli per gli acquisti terminano qui, non voglio assolutamente influenzarvi ma potete credermi se vi dico che devo moltissimo a tutti gli sponsor che mi sostengono, da solo non sarei in grado di andare avanti.

Cito anche FERRINO, MICO, SENSORMEDICS, RAFFO, COMUNE DI COGORNO; COMUNE DI BARREA, FRATELLI FERRONI, ANGOLO DELLO SPORT e per ultimo ma lui è al di sopra di queste graduatorie.... il mio ANGELO CUSTODE

Prossime tappe Guya Trekking 2009


MEILERHUTTE 2375



Lamsenjochhutte --- dislivello + 1413
Falkenhutte  --- disl. 617
Scarnitz --- disl. 409
Meilerhutte --- disl. 1799
Rentalangerhutte --- disl. 314
Coburgerhutte --- disl. 1048
Wolfratshauserhutte --- disl. 844
Weissenbach am Lech --- disl. 396

per un totale di circa 150 km, di cui quasi 7 in salita... da fare in 5 o al massimo 6 giorni

DOMANI PARTO ANCHE SE PIOVE, ORMAI LA ROBA CHE HO LAVATO E' ASCIUTTA, METTO TUTTO NEI SACCHETTI DI PLASTICA... SEMBRO UN BARBONE QUANDO SVUOTO LO ZAINO!!!

Non sempre.....

non sempre posso rispondervi, Cinzia, Tamara, Ileana, Mariuccia, Barbara, Guglielmo, Alessandro, Marco, Luca, Andrea, Ita, ma sappiate che quando posso vado a vedere subito i commenti, credetemi è meraviglioso ogni volta leggervi.
Io credo nell'amicizia, in quel lampo di simpatia che spesso vedo negli occhi della gente, non mi sono mai sbagliato, ho un sesto senso..... siete tutti AMICI MIEI, anche Barbara, mia figlia

SCHWAZ

Il bene arrivato al Garnì
SCHWAZ
FINKENBERG
DISCESA A VALLE
IL SENTIERO E' VISIBILE?
PFITSCHER JOCH . PASSO VIZZE
ALEXANDER - ULRICH E MATTIAS


Arrivare al rifugio Vedrette di Ries non è stato facile, tanta neve e nevai ripidi mi hanno costretto ad andare molto piano alla fine una ferrata lunghissima e quando sono arrivato in cima ho dovuto attraversare il ghiacciaio… pensavo ogni istante ad un possibile serracco, ho fatto una breve sosta e poi sono sceso fra pietraie, torrenti, dirupi che mi facevano tornare indietro… per finire una discesa su pietre scivolose fino a Campo Tures dove sono arrivato dopo le 22,
Il giorno dopo è stata la volta del rifugio Porro, ho preso la funivia fino a quota 2100, poi mi sono trovato un bellissimo crinale, un infinito crinale che a detta delle indicazioni mi avrebbe portato al Rifugio in poco più di 4 ore, dopo circa due ore ho trovato un cartello che diceva: Rifugio Porro h. 4,30... Un continuo attraversamento di nevai molto ripidi, pietraie composte da blocchi enormi, e di nuovo perdita di quota e salite improvvise, ad un lago ho trovato un cartello che diceva Rifugio Porro 30 minuti!!! Dopo due ore, in mezzo ad una bufera di neve ghiacciata sono arrivato, accolto calorosamente da Roland, Anna ed i loro figlioli Jhonas, Isabella ed Arnold.
Il mattino successivo dietro consiglio di Roland ho abbandonato il sentiero perché troppo rischioso e sono sceso a valle, prima un autobus e poi un treno mi hanno portato a Vipiteno da dove ho preso il sentiero per Passo Vizze, prima la pioggia ed infine la neve mi hanno accompagnato fino a quota 2400 metri dove sono arrivato stremato, qui ho trovato tre ragazzi tedeschi: Matthias Keppeler, Ulrich Fleischmann e Alexander Schuster che erano arrivati fin li in mountain bike!!! Abbiamo bevuto e siamo stati insieme fin quando il gestore non ci ha costretti ad andare a dormire.
All’indomani 23 giugno, dopo una notte quasi insonne per il vento sono sceso a Ginzling, fra dune di neve fresca fino a quando la neve ha ceduto il passo all’acqua che mi ha fatto compagnia fino a Innich, dove ora mi trovo e domani salirò fino al Rastkogelhutte, 22 km da fare in circa 7 ore, ma la neve è abbondante e credo che ci metterò più tempo, ma io ho tempo da vendere!!!
Questo l’ho scritto ieri sera….. Oggi invece ho preso una saggia decisione, treno fino a Schwaz, ho praticamente aggirato l’ostacolo, non per paura ma avevo quasi tutto bagnato, ha piovuto tutto il giorno ed ancora piove, aspetto che il tempo si rimetta, qui è inverno, fa freddo, ho fatto bucato, sono uscito per una pizza in pantaloni corti e ciabatte…. ma perché la gente mi guarda?
Alloggio in un garnì a pochissimi euro e mi vergogno di mangiare come un lupo la mattina a colazione.
Era tanto bello stare su, fra le nuvole, anche con la neve, anche con il freddo, ma l’acqua battente credetemi si infila ovunque, non c’è Goretex che tenga, aspetto, l’estate è arrivata e credo che sia lo stesso anche qui in Austria.

21 e 22 giugno


Avrei tantissimo da raccontarvi ma non ho tempo, vi dico soltanto che sono arrivato al rifugio Vedrette di Ries 2800 metri, passando su un piccolo ghiacciaio, da li sono passato al Rifugio Porro dove finalmente al caldo ho potuto riposare e mangiare un pasto vero.
Dal rifugio non ho potuto fare la diretta per il rifugio Passo Vizze perchè nevicava e non si vedeva nulla, sono quindi sceso a valle ho preso un autobus per Brunico, il treno per Vipiteno e da li sono salito la valle di Vizze raggiungendo nella bufera di nevischio il Rifugio.... stremato.
Qui ho incontrato tre tedeschi che in mountain bike vengono in italia, io stamattina partirò per Ginzling e Finkenberg dove farò tappa.
Nei prossimi giorni sarò sempre in Austria su percorso quasi sempre oltre i 2000 metri.

Da Anterselva di Mezzo a Acereto

Le foto sono state caricate alla rovescia, la prima è in effetti l'ultima, lascio la quota 2800 per scendere a Acereto

Dislivelli odierni:

1550 in salita e 2000 in discesa per 13 ore di cammino




lascio il rifugio

quasi un miraggio...
ferrata





Considerazioni


Ieri sera non ho visto la partita dell'Italia, ho saputo che hanno perso, e allora? Se si arrivasse a pensare allo sport come momento piacevole di attività fisica, come confronto leale con avversari che possono essere in certi momenti superiori a noi o addirittura molto più motivati ed anche più fortunati, se fare sport fosse anche un piacere fisico e mentale, allora si potrebbe andare allo stadio o meglio vedere una partita in televisione, ammirando i gesti atletici dell'una o dell'altra squadra.
E' chiaro che come Italiano mi fa piacere vedere i miei giocatori vincere, ma se pensiamo che loro stanno facendo sport comunque ed il gioco del calcio è un gioco..... allora beh, vinca il migliore!
Io faccio sport, non ho pubblico quando faccio rete arrivando in cima ad una montagna o meglio quando attraverso un passaggio rischioso magari a gattoni, io faccio goal e non esulto e nessuno mi applaude, so che ho molti amici che mi seguono, il mio reality non ha telecamere, non piango per fare spettacolo, non sono su un palcoscenico, ma ho, come tutti i veri sportivi la consapevolezza di essere nel giusto, il vero avversario è dentro di noi, la vera sfida sta nel continuo miglioramento fisico ed intellettuale.

NON SO SE MI SONO CAPITO !!!

Test Università di Verona - 19 gugno

Matteo Felderere, promosso in terza media, va a pescare nel lago
Chiara, Manfredi e Federico




Strumenti a posto
Prove di sforzo